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A volte un ancestrale bisogno di pregare s’intreccia alla consapevolezza di quanto ciò sia assurdo ed allora tutto continua a riversarsi in quel pozzo senza fondo ch’è rappresentato da una simbiosi , tra la psicologia, l’etica e la morale, che continuo a voler raffinare all’infinito spinto da un’assurda mania perfezionista.
Curiosa questa immagine, un uomo di carne che può ma non fa, un volto di pietra (subito sotto l’uomo) che guarda in alto e vorrebbe fare ma oramai non può.
Pregare non è assurdo, io lo faccio per almeno 5 volte al giorno, ma spesso più. Se non lo fai in modo opportuno, non potrai mai capirne il beneficio.
Pregare solo quando senti il bisogno ancestrale, non potrà che darti una debole indicazione.
Ma di cose del genere, è quasi inutile parlarne.
Se si allena il corpo a maggior ragione lo spirito.
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