La confusione morale e la depressione sociale ci stanno travolgendo e mentre mi dibatto, tentando di fuggire, regalo maschere alla causa.

Per le sensazioni interiori vi è sempre spazio. Aggiungervi del nuovo non significa altro che scoprire qualcosa che vi era già.

Anche se l’esserne cosciente non dà il benché minimo vantaggio, qualunque episodio ci accada di vivere, anche il più banale ed insignificante, contribuisce a mutare il nostro stato d’animo. Il predisporsi ottimisticamente o pessimisticamente all’impatto incide ben poco su quello che dovrà essere il risultato psicologico finale.

La constatazione che molto spesso nello stesso individuo l’uomo e l’artista stridano in un contrasto volto a contrapporli l’un l’altro, mi porta a credere che non possa esistere essere umano senza perlomeno un lato estremamente negativo che, più o meno intelligentemente, tenti di mimetizzare.

A lungo ho creduto che tra la vita e la morte vi fosse una terza dimensione ma mi sbagliavo: vi è solo una lucida fusione di entrambe.

In periodi oscuri, come quello nel quale stiamo vivendo, accade di richiudersi nel guscio di noce del proprio personalismo e, pur rendendoci conto di commettere un errore, non riusciamo a reagire forse perchè nel profondo inconscio del nostro intimo, è fondalmente ciò che desideriamo.

Brevi parentesi di pensiero aprono gli occhi alla paura e allora, via di corsa, a ritrovare rifugio nel foro dell’amnesia.

Solo. Quando non derivi da una libera scelta, il sentirsi solo risulta particolarmente deprimente anche se il luogo è il più bello del mondo, anzi sopratutto per questo.

Spesso, come sempre, le intenzioni restano tali e, come sempre si tenta di recuperare almeno parte del tempo perduto, la sera. La tendenza a viaggiare tra i meandri di un mistero psicologico insolubile, forse non è altro che desiderio di avventura o forse il rifiuto di una vita cosciente poco entusiasmante. Ma basta che il pensiero si soffermi un poco di più ed anche queste considerazioni non appaiono altro che goffi tentativi psicologici. A volte pare solo di voler fuggire all’indietro.

Troppo spesso amiamo considerare solo presunto ogni fallimento personale, nell’inconscio intento di non  voler acquisire la certezza che sia tale o meno.