
Non esiste nessun sistema più tarpante ed oppressivo della Democrazia perché, oltre ad imporre ai propri “sudditi” un governo nazionale, uno regionale, uno provinciale ed uno comunale, è articolata in modo da impedire qualsiasi vera forma di dissenso e tanto meno di ribellione. Le uniche consentite, ma tuttavia illusorie, sono le elezioni, condizionate dall’informazione a sua volta pilotata da altri poteri. Le dimostrazioni, organizzate e dirette dai sindacati o da organizzazioni politiche. La stampa, la radio e la televisione che assumono ruoli di contrasto, in verità solo superficiali e comunque sempre strumentalizzati da qualche potere. Per finire lo sport che ha la precisa funzione di stemperare le tensioni dirottandole verso qualche obiettivo illusoriamente liberatorio. L’unica possibilità di superamento è riposta nella speranza che il futuro dia ad ogni individuo una vera opportunità di autodeterminazione che potrà essere raggiunta solo attraverso un processo intellettuale e culturale in grado di far compiere ad ognuno un salto evolutivo in grado di raggiungere e concretizzare il totale affrancamento dall’istinto primordiale dell’uomo che, ancora oggi, lo costringe alla sudditanza del branco.
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