Aforisma
04 lunedì Lug 2022
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in04 lunedì Lug 2022
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in03 domenica Lug 2022
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inLe responsabilità di un irresponsabile sono figlie di un’incoscienza nella quale sarebbe splendido vivere se si riuscisse però a conservare la capacità di poterne comprendere i vantaggi. Ma in questo caso subentrerebbe inevitabilmente una presa di coscienza che, implicando l’acquisizione di responsabilità ben precise, ne annullerebbe automaticamente ogni beneficio. Non esistono alternative: responsabilità cosciente o irresponsabilità incosciente.
02 sabato Lug 2022
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inAPPRODO
L’occhio si è fermato
su un quadrato di cielo.
L’orologio infantile
ha fermato le sfere
sull’ora notturna
mutando colore
alla cascata dei gigli.
Ed ora
anche il profumo
ha il sapore dei lamenti.
Gli urli filiformi delle
stelle filanti
cercando il braccio
mi stringono alla gola
come boa colorati.
L’approdo alla spiaggia
dei contrasti
sarà un numero di calendario
tracciato sulle linee
di un dolore
che si sta coagulando.
La cascina dei vecchi
dove lo sguardo
spaziava lontano
in mille fontane rotonde
in mille cuscini di seta
si è dissolta
in una nube assordante
di urla di lupi.
Un grumo di sangue
un margine di compensazioni erronee
ancora una breve distrazione
durante la prigionia
e poi
l’ultimo battito di ciglia…
01 venerdì Lug 2022
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in30 giovedì Giu 2022
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in29 mercoledì Giu 2022
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in28 martedì Giu 2022
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in27 lunedì Giu 2022
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inDeviare il cammino ai propri pensieri per ovattarli in un giaciglio di morbide percezioni senza possibilità d’intesa con una sensibilità resa ormai caustica dal susseguirsi di eventi irremutabili, perchè già accaduti; è solo celare allo sguardo una realtà contingente che ormai ci appartiene per sempre.
26 domenica Giu 2022
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in25 sabato Giu 2022
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inEQUIVOCO
Sono entrato
in un manicomio
attraversando
il fiume delle perifrasi capovolte.
Cercando
quadrati lontani
mi sentivo inferiore.
Ma perché inferiore
se tutti siamo qui
solo per scherzo?
Ma lo scherzo
dei guardiani no
non lo capivo.
Abbracciavo la paglia
vedevo l’erba crescere
e i fiori sbocciare
poi stringevo le sbarre
e piangevo.
Ora sono guarito.
Dicono.
Non abbraccio più la paglia
non vedo più l’erba crescere
né i fiori sbocciare.
Non stringo le sbarre
ma piango ancora.
Certo c’è stato un equivoco.
Sono pazzo ancora.