
FORSE
Nel lungo viaggio
con la falena notturna
allontanarsi dalla luce
è
giungere nella grotta del tempo
dove un solo asteroide
senza forma sferica
mi ha bruciato le mani.
A Giano
ch’è rimasto acefalo e
che nel buio cercava
le sue teste perdute
ho dato un pensiero
e se n’è andato ridendo.
E questo è bastato
perché ritornassi
nel mio piccolo angolo
dove
in uno scaffale smagrito,
polveri di antiche speranze
coprono cataste di libri.
Ma la polvere è polvere
anche se colta
e l’onda lontana
si trasmette in impercettibili
sfolgorii di luce
che pochi raccolgono
come lucciole lontane
da ibernare per dopo.
Forse.