
Un subdolo e inafferrabile assassino si insinua nella mia mente per sopprimere l’egocentrismo. Stupido e sciocco suicida! Sotto forma di riflessione e logica, uccide ideali e illusioni. Ottenebra le prospettive risaltando il presente. L’immediato emerge come proiezione statica di un tempo remoto ormai irraggiungibile.
E in un susseguirsi di sensazioni antitetiche e contrastanti io, vittima e carnefice, osservo con sadica e masochistica compiacenza, un mutamento di per sè immutabile comunque.
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