LABIRINTO                                       

Cunicoli, dedali

e meandri invisibili

assiomaticamente

si ergono.

Abissalmente

protendono

verso obiettivi

introversi.

Roteando

si amalgamano

nella mia mente

coscientemente immatura.

Sforzo immane

senza paradisi

certo follia

inguaribilmente incosciente,

perennemente instabile,

spinta ai limiti

estremi,

sfiorando l’assurdo.

La fine

raggiunta più volte,

mai afferrata,

mi dona sempre

un inizio di vuoto.