ASSIOMA INDIMOSTRABILE 

 

                                 
Se l’aspetto
 

di un aforisma

interposto

tra mille differenti

rifrangenze

travolgesse la duna

d’un tavolo di legno

intarsiato

dai maestri

e del cristallo di Boemia.

Se la fiammella

d’un cerino

desse un chiaro solido

che

nel posarsi sui muri

li travolgesse

per spianare le terre emerse.

E

giungendo sino ai poli

creasse un globo

di luci che si rincorressero

in un moto perpetuo.

Se il vapore
 

d’una goccia di caffè

formasse

nere nubi di terra

per impolverare il sole

e

lo straccio di mia madre

riuscisse a ripulirlo.

Se fossi la forza

che vi è nell’attimo

in cui la mia mente

vede

i veri germi della mela.

Forse

vi sarebbe qualcuno

oltre me

che darebbe senso

a ciò che scrivo.