E’ incoerente guardare lontano, in cieli senza fine, in mari senza fondo mentre dentro tutto è in rovina, mentre fiumi di lacrime straripano dietro le pupille senza che neppure una goccia lasci intuire il diluvio?
E così ancora una volta mi sono lasciato andare alla retorica.
Esternare a chi non sente, oltre che vano, assume l’aspetto di uno stupido monologo nel quale ci si commisera da soli. E così ci risiamo di nuovo.