
MUTEVOLE
Ti amo
Creatura strana
Mutevole e assurda.
Mi ami
Come giunco vermiglio
Che chinandosi al sole
Dal sole arrossato
Ripete quel rito
Da tempo sospeso.
Di notte
Le ore
Si fanno più lunghe
Attendendo domani
Per tornare felice.
Di giorno
Sei l’ombra ai miei passi
Ma come l’ombra scompari
Al calar della sera.
E allora ti vedo
Diversa
E sei vuota
E soltanto mi lasci
La speranza di riaverti
Com’eri al mattino.
A volte
Ti vedo lontana
Dietro coltri di nebbia.
Allungando le mani
Il tuo viso svanisce
E neppure mi resta
Il ricordo degli occhi.
Ma quando al mattino
Ritorna la luce
La nebbia dispare
E mi torni nel cuore
Per riposare sino a sera
Sino a sera
Per farmi felice.
È un gioco crudele
Che ogni volta
Un poco mi brucia
E forse un giorno
Potremo vedere
Solo un poco di cenere
Che arrossare farà gli occhi.
Ti amo
Creatura strana
Mutevole e assurda
Anche se amarti
Mi costa fatica
Ma ancor più fatica
Proverò un giorno
Nel lasciarti per sempre.