
Il fatto che praticamente non esistano donne filosofe, può essere interpretato come la prova che l’intelligenza femminile differisce da quella maschile.
Malevolmente ciò potrebbe venire interpretato come dimostrazione della superiorità intellettuale dell’uomo sulla donna perché purtroppo ogni differenza viene erroneamente intesa come la supremazia di un sesso sull’altro, creando delle assurde rivalità che si traducono in danni estremamente gravi, le cui conseguenze future sono inimmaginabili, per tutta la nostra specie. Le differenze in realtà non sono altro che necessità complementari per dare all’umanità la possibilità di usufruire delle molteplici opportunità di cui un sesso solo non potrebbe disporre.
Pertanto è giusto affermare che non vi sono intelligenze superiori ma intelligenze diverse che, collaborando nelle loro peculiarità, realizzano un’azione sinergica e sincretica, volta ad elevare il genere umano e che solo così, nel passato più remoto, è riuscita a farci compiere la metamorfosi che ci ha concesso di superare la condizione animale.