Leopardi ha magistralmente sottolineato il concetto di come la felicità non ci sia donata dalla festa ma dalla sua vigilia.
Tuttavia, esasperandone il senso, la vigilia perderebbe la propria suggestione a discapito di quella che, a sua volta, la precede e pertanto, per assaporare le stesse sensazioni, dovremmo volgere il nostro pensiero alla viglia della vigilia e così all’infinito snaturalizzandone pertanto la funzione.