
EQUIVOCO
Sono entrato
in un manicomio
attraversando
il fiume delle perifrasi capovolte.
Cercando
quadrati lontani
mi sentivo inferiore.
Ma perché inferiore
se tutti siamo qui
solo per scherzo?
Ma lo scherzo
dei guardiani no
non lo capivo.
Abbracciavo la paglia
vedevo l’erba crescere
e i fiori sbocciare
poi stringevo le sbarre
e piangevo.
Ora sono guarito.
Dicono.
Non abbraccio più la paglia
non vedo più l’erba crescere
né i fiori sbocciare.
Non stringo le sbarre
ma piango ancora.
Certo c’è stato un equivoco.
Sono pazzo ancora.