
OLTRE QUELLA PORTA
Oltre quella porta.
Oltre quella porta
un’ombra nel buio
uno sguardo
spinto lontano
si rifrange
nell’eco sorda
della stanza chiusa.
Oltre quella porta
l’estasi dell’oblio
in un susseguirsi
di ricordi muti
discordi e variopinti
d’un solo colore.
Oltre quella porta
nel delirio crudele e
immutevole
l’urlo afono di
aborti necrofili
si unisce al mio.
Oltre quella porta
senza alibi o appigli
sospinto
verso il buio
del baratro profondo
ormai privo di
meditazioni o ripensamenti
dietro
un ultimo sbadiglio
attendere
la fine del giorno.
Ora e sempre
come da sempre fu.