
PRISMA
Non riuscire a comprendere
chi essere
per non avere il tempo
di capire.
Avere la convinzione
di essere inutile
in un universo incomprensibile.
Percepire larvatamente
tra pensieri magmatici
la coscienza di appartenere
ad una forma vitale.
Fautrice e vittima
di un irreversibile
processo di trasformazione.
Tentare di trovare un prisma
dalla forma originaria
che dia risposte razionali
lanciando pensieri
oltre i limiti del tempo.
Vedere un globo
putrido di cervelli morti
non più fatto di terra.
Un caleidoscopico ammasso
di contrastanti pensieri,
sentimenti, desideri, odii,
invidie, paure, amori
perennemente in stato nebuloso.
Un poliedrico magma
non più trattenuto
da alcuna forza gravitazionale
espandersi nel cosmo
ancora vergine
dare origine
ad una reazione a catena
di contaminazione evolutiva.
Una simbiosi
di polline cerebrale cosmopolita
di mondi senza tempo
mette in moto
un nuovo atomismo costruttivo
composto di molecole disintegrate.
Tanti secondi
d’una vita eterna
unirsi insieme
e creare un dio vero.
Ridestarsi
atomo tra gli atomi
uomo tra gli uomini.
Vedere che accanto
una persona è ancora assopita.
Darle un bacio
sperando che non si ridesti.
Alzarsi e scendere in strada
senza dire a nessuno
d’essersi visto dentro.