Il giunco si fletteva ondeggiando al lieve soffio del vento e rispecchiandosi, la sua immagine si sfrangiava in mille riflessi argentei sull’acqua immobile del lago immerso nella penombra della notte, a tratti lambita dal tenue chiarore della luna.
E tutto ciò senza sapere dove, quando o semplicemente perchè.