CORIANDOLI

Cascate di carta,

coriandoli

densi di colori struggenti.

Vergati

compressi

sofferti.

Avvinti

da un vapore

di esitazione sicura.

Densi di trasparenza

rispecchiata

in un argine

troppo noto

che mi reca in bocca

un vecchio sapore

di cose nuove

inesistenti.

Errori frantumati

da certezze

ch’è destino

rivelarsi incerte,

alla fine del sogno

che segue la cascata,

come schiuma

pura e bianca

vuota

ma che mi lascia

un sapore buono

di inchiostro

lontano e vissuto.